domenica 26 giugno 2011

Nuovo alimentatore pilotino

La realizzazione di questo nuovo alimentatore nasce per risolvere due grossi problemi del'alimentatore del pre linea: il trasformatore ronza, e tutto è eccessivamente sovradimensionato. Inoltre l'estetica è pessima e visto che ci siamo ho pensato di realizzare un alimentatore che fosse sufficientemente flessibile per alimentare qualche altro preamplificatore. Ecco le scelte di progetto
Raddrizzamento a tubi
Possibiltà di variare la tensione di uscita
Possibiltà di avere una tensione anodica sia stabilizzata che non stabilizzata
Utilizzo di un doppio filtro CLC in luogo dei due filtri CLC separati per ogni canale
Capacità di filtraggio dimensionate in maniera non eccessiva



Ecco i materiali utilizzati:
Trasformatore RAOLI con le seguenti caratteristiche
primario 0-210-220-230-240
secondario1: 0-250-320 @100mA
secondario2: 0-9V @3A
secondario3: 0-9V @1A
secondario4: 0-6,3V @1A

Induttanza 30H 100mA surplus militare
Induttanza 5H 100mA RAOLI

Rettificatrice EZ80 Brimar

1^ Capacità anodica Sprague
2^ e 3^ Capacità anodica doppio JJ

valvole stabilizzatrici: 0D3, 0C3, 150B2, 0A2

Variando il primario, il secondario, la resistenza di limitazione e, eventualmete, le stabilizzatrici, riesco ad ottenere un buon range di tensioni in uscita. Per portare l'alimentazione al pre ho usato un connettore octal recuperato da una vecchia valvola a me inutile.
La resistenza di limitazione è montata su un Jack cuffia grande così posso predispormele e cambiarle con facilità, la femmina si trova nello chassis in un posto facilmente accessibile ma non pericoloso.
Per i filamenti ho predisposto un circuito di stabilizzazione con LM338K per il ramo da 3A ed un con LM317 per il ramo da 1A, gli schemi sono i classici da datasheet. Entrambe possono essere sollevati da terra collegando opportunamentente un cavetto proveniente dal solito partitore di tensione collegato sull'anodica.
Ecco una foto dell'alimentatore completo con due 150B2 (300V di uscita).


Ecco l'interno, il 338K usa la piastra di alluminio superiore come aletta di raffreddamento da cui è, ovviamente, elettricamente isolata.

Ecco un particolare della resistenza di limitazione su Jack Cuffia

Le due vaschette di alimentazione

Kismet 3, un SE di 2A3 con fixed bias


Ecco la mia ultima realizzazione, un S.E. di 2A3 basato sul progetto Kismet 3 di Fabio Camorani:
Le scelte che mi hanno portato alla realizzazione di questo circuito sono state fondamentalmente due: la polarizzazione fissa e il punto di lavoro che fa lavorare la 2A3 con 12W di dissipazione anodica. Siccome mi trovo qualche monoplacca FIVRE realizzare un circuito che richiede una dissipazione di placca superiore, come il triodino, avrebbe determinato una fine prematura di questi preziosi e soavi gioiellini.


Le modifiche da me apportate al circuito sono le seguenti:
1. alimentazione dei filamenti delle 5687 con circuito di stabilizzazione basato su LM317 alimentato con un toroidale a 15V

2 . Sostituzione del circuito di bias con il seguente che mi consente la regolazione delle singole correnti
delle valvole finali

E adesso veniamo alla componentistica:
Trasformatore di alimentazione e induttanza di Autocostruire
Condensatori sull'alimentazione: Sprague P.I.O. da 10uF (surplus militare) + Sprague da 40uF elettrolitico
(E-bay)
I condensatori di accoppiamento sono dei carta olio SANGAMO da 0.5uF (surplus militare)
I trasformatori di uscita sono dei James 6123HS, che si sono rivelati per quel che sono: un "best buy".
Per il resto componentistica RS di buona qualità
Valvole:
5U4GB Philips
5687 Philips ECG NOS
2A3 Single-Plate FIVRE
Cavo di rame di buona qualità e un ground bus ben implementato completano la ricetta. Ecco le foto:



Il risultato è veramente al di sopra di ogni aspettativa, è assolutamente esente da ogni ronzio. Al massimo
del volume del preamplificatore è appena percettibile un po' di hum accostando l'orecchio agli altoparlanti,
eppure l'alimentazione dei filamenti delle finali è in alternata e se osservate bene non ci sono neanche i
classici potenziometri di bilanciamento.
Il suono delle due FIVRE monoplacca poi è di una soavità e di una morbidezza indescrivibile.

sabato 25 giugno 2011

300B retubing

Dopo varie sessioni di ascolto ecco l'ultima configurazione del mio 300B:

1^ preamplificatrice: 6J5GT/G Tungsol NOS anni 40 provenienza MIL
2^ preamplificatrice: 6J5GT/G RCA NOS anni 40 provenienza MIL
Finali: 300B JJ factory matched
Raddrizzatrice: 5U4G Philips NOS

Per le preamplificatrici ho operato la scelta tra le seguenti:
6J5G RCA di produzione recente
6J5WGTA Sylvania di produzione recente
6J5GT SICTE (una vera sorpresa!)
L63 marconi
6J5GT/G RCA
6J5GT/G Tungsol
6J5GT/G Ken-Rad

le ultime 3 sono tutte NOS anni 40 di provenienza MIL targate ancora VT-94D

Raddrizzatrici:
5R4 RCA NOS
5U4GB Philips NOS
5U4G Philips NOS
5U4GB Electo Harmonix

Finali:
300B EH Gold
300B JJ

Tra le preamplificatrici una piacevole sorpresa sono state le quasi sconosciute SICTE, ma alla fine l'accoppiata vincente sono state le RCA e le Tungsol.  Con le SICTE l'estensione verso gli alti è spettacolare tuttavia in alcuni casi la gamma alta è un pò troppo sovrastante. Le RCA NOS sono semplicemente stupefacenti, le tungsole e le ken-rad  (stiamo parlando delle VT-94D!!)  sono solo un pelino al di sotto come estensione della gamma verso il basso, ho preferito le tungsol alle ken-rad poichè la scena sonora ne guadagna in verticalità.
Per quanto riguarda le rettificatrici ho subito dovuto scartare le 5R4 poichè l'anodica era troppo bassa, alla fine la mia scelta è ricaduta sulle 5U4G per una semplice questione estetica.
Sulle finali semplicemente non c'è competizione, le JJ sono un'altro livello, hanno una gamma bassa spettacolare e un suono cristallino e ricco di informazioni, insomma tutta un'altra storia!!





martedì 14 giugno 2011

Tube buffer 5654

Trovadomi a casa un pò di 5654  e qualche ferro ho deciso di realizzare questo piccolo tube buffer:



Carino e gradevole all'ascolto ma praticamente inutile se si ha un buon lettore CD. Io l'ho utilizzato per qualte settimana su un lettore DVD Pioneer di fascia economica e il suono che ne viene fuori è decisamente più caldo e gradevole grazie alle armoniche pari aggiunte dalle valvole e alla bassa impedenza in uscita dal cathode follower. Comunque alla fine l'ho regalato!